Esplorare il mondo
Se io fossi il protagonista, deciderei di uscire e cercherei di convincere i miei compagni, dicendo loro che il mondo fuori dalla caverna è più bello, perché è pieno di colori, di profumi, di cose da conoscere, mentre la caverna è buia e priva di colori, proprio come una prigione, in cui noi siamo stati costretti a vivere fino ad ora. Non capisco quindi, perché loro non vogliano essere liberati, ora che se ne è presentata l’occasione. Ai miei compagni proporrei un patto: proporrei loro di slegarli e di farli avvicinare all’apertura della caverna. Se si convincessero, vedendo quello che c’è fuori, andremmo ad esplorare il mondo; se invece, dopo aver visto quello che c’è fuori, non si convincessero, li incatenerei di nuovo. Secondo me, i miei compagni accetterebbero il patto e si farebbero slegare. Se accettassero, una volta slegati li porterei vicino all’apertura della caverna. Vedendo quello che c’è fuori rimarrebbero sbalorditi, a bocca aperta, e comprenderebbero che non mento. Sicuramente anche loro, appena messa la testa fuori percepirebbero il bruciore agli occhi, ma gli spiegherei subito che è normale e li porterei fuori di notte: perché con la luce della luna per loro sarebbe più facile e meno fastidioso guardare il mondo. Da lì insieme ai miei sei compagni inizierei a girare ed esplorare il mondo.
Lucia Bisogno Napoli
Disegno a cura di Emanuele Olandese Accademia delle Belle Arti Napoli