Storia dello Schemotauro
C’era una volta un Regno dove sfortunatamente un giorno nacque un mostro.
Si proprio un mostro, e come in ogni storia di mostri che si rispetti anche questo aveva le sue cose strane che lo facevano essere un mostro.
Anche questo era super terribile, feroce, spietato e spargeva distruzione e spavento ovunque passasse.
La particolarità di questo mostro era che aveva una gran pancia e le altre parti di un normale corpo umano, però che gli mancava completamente il cervello. Una pancia enorme e niente cervello.
Ora, a differenza delle altre storie di mostri, in questa non vi possiamo dire nè chi erano i genitori nè altri particolari, perchè il mostro vuole il rispetto della privacy.
Vi basti però sapere che questo mostro abitava proprio nel Regno dove state per entrare voi stamattina.
Veramente ancora ci abita.
E questo è il motivo per cui siete qua: per liberare il Regno dal terrore del vampiro di cervelli.
Ma per farlo vi do qualche altra notizia.
Allora: dovete sapere che questo mostro non avendo il cervello, per fare qualsiasi cosa ha
bisogno di nutrirsi dei cervelli degli altri. Ma non tanto del cervello in sè, di quella roba grigio biancastra che potreste vedere anche dal macellaio e che comunque ognuno ha nella sua testa. Il mostro di questa nostra storia si nutre più che altro delle “funzioni” dei cervelli, cioè delle cose che tutti i cervelli (o più o meno tutti) sanno fare. Cose come pensare, decifrare le emozioni e le sensazioni, avere idee, progettare, ricevere e mandare messaggi a ogni parte del corpo etc.
Per intenderci: il nostro mostro nemmeno avrebbe potuto saziare la sua gran pancia se non grazie al cevello di un altro malcapitato: non saprebbe di avere fame se a dirglielo non fosse il cervello di un altro.
Per cui il terribile mostro, da quando nacque, cominciò a fare stragi di cervelli nel Regno, costringendo i relativi proprietari a buttare anche il resto del corpo che, senza cervello, non poteva fare granchè.
Il Re fece allora costruire un labirinto e ci rinchiuse dentro il mostro che, a proposito, aveva come nome: Schermotauro, sì proprio così si chiamava, Schermotauro.
Lo Schermotauro venne così placato dalla sua bramosia di cervelli, ma ogni 2 mesi il Re doveva portargli almeno 2 sudditi come vittime sacrificali.
Il Regno non era più lo stesso, anche perchè prima o poi sarebbe toccato a tutti finire in quel labirinto.
Ed è per questo che hanno chiamato noi del Mammut, per una missione veramente speciale.
Sconfiggere lo Schermosauro e liberare una volta per tutte quel popolo da questa terrbile minaccia.
Siete pronti? Siete ancora in tempo per fuggire.
Va bene, visto che siete rimasti, vi do un ultimo suggerimento.
Il mostro Schermotauro, per riuscire a catturare le sue prede, ha un’arma speciale. Lancia un gas micidiale dal sedere e dall’ultimo capello a sinistra del lobo frontale destro. Questo gas ha il potere di annullare completamente i sensi di chi gli sta intorno, chi avrà inalato il terribile odore non potrà più vedere, sentire (con le orecchie o con le dita) o odorare alcunchè. O, nel migliore dei casi, non tutto.
Per cui in questa vostra impresa ardita potrete contare più sulle cose “invisibili” che su quelle che i vostri sensi normalmente sono stati abituati a percepire.
Per fortuna mi sembra che su questo vi siate esercitati un anno intero.
Dunque, bando alle ciance e ... buona caccia al mostro!!!
E ricorda bene: l’unico modo che avrai per trovare il mostro in questo immenso bosco sarà..... perderti nel bosco.
Achort
Ogni 4 prove superate: 2 punti
Per chi finisce prima la caccia 3 punti extra.
3 punti extra chi avrà messo la maggior accuratezza in tutto il percorso
Bonus 2 punti per ogni avvistamento di cose invisibili (olletti, fantasimi, gnomi, ninfe...) rilevate, ma solo se accertate dall’arbitro supremo. Come? Non lo so, all’ingegno di ognuno il modo di dimostrarlo.
Per tutta la durata del gioco, alla casa base è allestita la postazione riposo, con piccolo ristoro e giochi mammutbus.